L’arte con la sua “magia” consente di mostrare anche ciò che non si vede… Queste sono le parole pronunciate da Paul Klee quando ha definito il suo concetto di arte, attivando un genere di espressività che implica l’inconscio e il mondo dei sogni. I sogni, narrati tecnicamente da Sigmund Freud, propongono un “mondo” che da irreale attraverso l’emisfero destro del cervello umano (creatività) diventano realtà. I sogni possono rendere gli esseri umani come ognuno vorrebbe essere e diventare… Secondo Max Weber, sfidando l’impossibile si raggiunge il possibile. Il sogno fa raggiungere la libertà seppure in termini metaforici ma tuttavia soddisfacenti, anche quando non c’è. In una delle mie ultime pubblicazioni, inneggiando alla cultura giovanile (murales, aspetto dell’arte antimuseale la cui origine si riscontra nel gigantismo messicano, per quanto attualmente un “gigante” è Banksy; piercing e tatuaggi, indicatori soprattutto della cultura africana arcaica) affermo nella prima pagina del testo: – <<Ho conosciuto uomini poveri, così poveri che possedevano soltanto i loro soldi e neanche un sogno…>>. I sogni sono una ricchezza preziosa che per almeno un istante danno la felicità… L’etimologia della parola “arte”, dal greco techné, dal latino ars, artis, significa “creazione di emozioni”. Intendo le emozioni che potenziano lo spirito sino ad elevarlo a nobiltà d’animo, che considera il pianeta come casa di tutti; considera l’uomo senza pregiudizi di esclusione, emarginazione, discriminazione, amando anche gli animali – tutti – impedendo che per eccesso li si uccida per imbandire le tavole sempre più sontuose per immotivata opulenza. Ovunque ci sia la sofferenza, l’arte deve intervenire….Ovunque ci siano gli abusi l’arte deve intervenire…. Dove c’è violenza l’arte la deve fermare perché il suo linguaggio senza parole è universale. L’etica morale unisce la valenza dogmatica di genere metafisico a quelle pragmatiche di carattere illuminista. Romanticismo e positivismo devono unirsi nella contemporaneità per creare un nuovo indirizzo d’azione solenizzando pace, libertà e amore. Se l’arte esprime tali principi è “arte pura” e rispecchia tutta la sua magia estraniandosi dalla “pseudo arte” al servizio di ogni forma di potere… La prima Biennale d’arte della Murgia ha come titolo <<Ambiente-Memoria-Futuro>> ed è dedicata alle vittime di tutte le stragi. Ricade qui il riferimento a Cartesio…Io penso dunque esisto. Nel contesto, il riferimento alla Murgia appare evidente. Ambiente: partono i segnali di conservazione, rispetto e tutela per tutte le forme di vita della terra. La natura e l’arte è necessario che si fondano in contrapposizione all’impostazione dei caratteri originari dell’arte greco-micenea (origine della nostra cultura artistica), in cui prevale il dominio dell’uomo sulla natura. La cultura del presente ha superato questi limiti. L’uomo con i suoi misfatti ha prodotto danni indelebili che richiedono rimedi immediati. Memoria: il passato inteso come storia ed insegnamento da attuare e da integrare nel presente per affrontare un futuro migliore. Futuro: sin dai tempi arcaici, l’arte parlando del presente osserva l’orizzonte del “come saremo e del cosa faremo”… la storia dell’arte, da secoli e per diversi aspetti, pone l’individuo nella centralità sociale decantando i pregi e i difetti del genere umano. L’arte quindi diviene un aspetto mediatico sociale che attraverso le sue fenomenologie racconta ed insegna il bene, opponendosi al male. Negli anni ‘60, hippies, figli dei fiori ed altre aggregazioni concettuali hanno come motto <<Fate l’amore non fate la guerra>>… Sono gli anni in cui molte tendenze culturali propongono ideologie pacifiste contestando il tradizionalismo così come il perbenismo borghese, capitalismo e dittature che significano l’abuso dell’uomo sull’uomo. Sono gli anni in cui l’informale si oppone all’alienazione dell’individuo. Nel loro contesto la bomba atomica con i notori effetti crea precarietà rispetto al futuro ed è così che questo genere espressivo si basa solo sulla estemporaneità esecutiva. L’informale, infatti, genera solo la presenza estetica dell’arte, privandola d’ogni significato di riferimento, segnalando la presenza dell’individuo nell’universo… La filosofia dell’esistenzialismo è raggiunta (Sartre, Marcuse, etc.). La Body-Art annovera fra i suoi celeberrimi protagonisti Gina Pane artista italo-francese che si esprime con il corpo quale unico strumento della sua arte. Infligge a sé stessa ferite e varie sofferenze per rappresentare violenza e brutalità perpretate a danno delle donne ritenute schiave e strumento dell’oscuro oggetto del desiderio maschile, ponendo in essere il marchingegno maligno della fantasia erotica (pensiero condiviso con Luis Buñuel). Poi, Hermann Nitsch che dipinge col sangue, rappresentanza assoluta dell’esito della violenza. Tante altre tendenze ed artisti, impetuosi e coraggiosi hanno sfidato l’accademismo, tradizionalismo e la convenzionalità dell’arte, trasportandola in evoluzioni sempre più costanti e culturalmente impegnative. Sino ad arrivare al ‘68, emblema dei cambiamenti radicali (precostituiti innanzi) segnalando, di conseguenza, il rinnovamento del “mondo” e della storia… Arriva il femminismo, Martin Luther King si oppone al razzismo, l’uomo si rapporta alla luna così come Ciaula di Verga la scopre… Tanti sono gli eventi e via via si giunge alla caduta del muro di Berlino negli anni ‘80. Da lì ad oggi la società ha raggiunto molte conquiste sopportando anche molte tragedie. Il terrorismo, diversi inutili conflitti, tanta violenza di ogni genere obbligano per dovere etico e morale, alla luce della buona ragione e giustizia, la prima Biennale d’arte contemporanea della Murgia a rivolgere una sentita dedica alle vittime di tutte le stragi incluse quelle determinate a causa della fame… Questi sono i principi che hanno unito i 154 artisti che con le diverse tendenze e strumenti dell’arte hanno aderito alla civiltà e al progresso contrapposti alla barbarie e all’oscurantismo. Il bivio dell’arte appare evidente attraverso due principi essenziali, platonismo e aristotelismo, che indicando, rispettivamente il cielo e la terra producono la continuità dell’arte che rispecchia lo scorrere della vita nelle sue varie manifestazioni. Il cammino dell’arte supera i confini della morte, rinnovandosi di continuo. Per questo l’arte è eterna.
Michele Di Leo